In questo articolo, un’insegnante della scuola primaria con esperienza sia nell’insegnamento curricolare che di sostegno, riporta in modo trasparente e accurato le sue osservazioni sulle differenze percepite tra i due approcci.
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Sebbene non abbia una specializzazione specifica, la sua testimonianza offre uno spunto di riflessione sul tema.
Nel suo racconto, emerge come nella “modalità” docente di sostegno si senta più coinvolta quando rimane in classe con tutti i bambini, mentre si trovi in una posizione meno paritaria quando deve sempre uscire con un solo alunno. Anche il comportamento dei bambini sembra variare, approfittando più facilmente della sua presenza quando sostituisce una collega curricolare.
Un altro aspetto riguarda il sentirsi non sempre inclusa nelle valutazioni e decisioni che riguardano l’intera classe. Ciononostante, l’insegnante non si sente inferiore alle colleghe curricolari, anzi sottolinea come talvolta le sue competenze didattiche siano perfino superiori.
Questa testimonianza, sebbene limitata a un’esperienza personale, può aiutare il lettore a comprendere meglio le differenze tra i due approcci didattici, offrendo spunti di riflessione su come renderli sempre più integrati a beneficio di tutti gli studenti.
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