In passato si era criticato pesantemente l’operato del governo Berlusconi per via dei finanziamenti elargiti alle scuole private tagliandoli a quelle pubbliche, il governo Renzi si è spinto persino oltre. L’ultimo “regalo” riguarda gli studenti disabili.
La proposta, contenuta in un emendamento a firma dell’Esecutivo, potrebbe diventare legge a brevissimo giro di posta, dopo un passaggio veloce in Aula. Le scuole paritarie – scrive sul Corriere della Sera Valentina Santarpia – riceveranno un finanziamento di 1.000 euro per ciascun alunno disabile che ospitano. Visto che sono poco più di 12 mila i bambini e i ragazzi con handicap sui 961 mila studenti delle paritarie, parliamo di un fondo di 12 milioni di euro, che ogni anno scolastico, a partire dal 2016-2017, andrà alle scuole non statali.
Durissima la reazione dei Cinque Stelle: «Con un emendamento al decreto “Scuole belle” il governo dimentica totalmente l’emergenza nelle scuole pubbliche, dove mancano insegnanti di sostegno qualificati e i ragazzi disabili spesso vengono parcheggiati nelle aule abbandonati a loro stessi», tuonano i parlamentari M5S delle commissioni Cultura di Camera e Senato. «Ci sarebbe piaciuto che il governo avesse stanziato fondi anche per la scuola pubblica, in questo modo si crea una discriminazione inaccettabile».
In realtà, precisano dal ministero dell’Istruzione, i fondi stanziati per i 234 mila disabili nelle scuole statali sono di gran lunga più consistenti: solo per i circa 100 mila insegnanti di sostegno, tra assunti a tempo indeterminato e supplenti, si spendono sei miliardi e mezzo l’anno, a cui vanno aggiunti i soldi per le diverse progettualità. L’ultimo finanziamento della 440 (la legge per l’autonomia scolastica), per dire, metteva 2 milioni e mezzo sui progetti per disabili. Mentre alle paritarie fino ad ora viene dato un contributo statale di 500 euro l’anno a studente, ma senza extra per i disabili. Tant’è vero che alcune scuole paritarie, faticando a sostenere il costo del personale di sostegno, aumentavano la retta a tutte le famiglie oppure chiedevano un contributo particolare ai genitori del disabile. Ma i Cinque Stelle insistono: «Si dà la sensazione che si voglia usare il pretesto della disabilità per foraggiare ancora una volta le scuole private, che tra Legge 107 e legge di Stabilità hanno già ricevuto più di 500 milioni di euro».
L’emendamento, applaudito dai parlamentari di Area popolare, e presentato col silenzio-assenso del Pd, rischia davvero di passare per un finanziamento alle private? «Nessuna regalia, è solo un sostegno ai ragazzi che hanno bisogno di un aiuto in più — spiega il sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi —. Finora le scuole e le famiglie erano lasciate a se stesse. E poi non sono risorse aggiuntive: si tratta di risparmi venuti dalla riforma 107 — assicura Toccafondi — che vanno a dare una prima significativa risposta alle scuole». Prima, sottolinea il sottosegretario: che infatti sperava di «portare a casa» anche l’aumento delle detrazioni fiscali per le famiglie con alunni disabili. Con la riforma Renzi, i genitori che mandano i figli alle paritarie possono detrarre fino a 400 euro l’anno. «Puntavo ad aumentare questa detrazione a 2.000 euro, non ci sono riuscito. Almeno stavolta».