Le ore eccedenti? Non saranno pagate!

Con la circolare prot. 32509 del 6 aprile scorso, emanata dal ministero dell’Economia, viene “ordinato” di non pagare le ore eccedenti effettuate nei mesi di luglio e di agosto a quei docenti che avevano richiesto ed ottenuto ore in più (fino ad massimo di 24 ore settimanali per le superiori) di insegnamento.

Ad usufruirne sono circa 35 mila docenti che ogni anno usano fare razzìe di ore, lasciando a bocca asciutta i supplenti che sperano in una supplenza breve, anche di poche ore, per fare punteggio e scalare così la graduatoria.

Con questa operazione il governo risparmierà circa 20 milioni di euro.

Decisione però che lascia scontenti i docenti con ore eccedenti le 18 ore, ma che in un certo senso fa un po’ di giustizia fra i colleghi precari, ma anche fra quelli di ruolo che non accettano le ore in più appunto per lasciarle ai precari.

Quanto perderanno di salario questi docenti?

L’importo medio è di circa 280-300 Euro lordi per ogni ora eccedente che non sarà pagata nei mesi di luglio e agosto, infatti ogni ora in più settimanale viene pagata circa 35 Euro che moltiplicata per 4 settimane  si traduce in 140-150 Euro al mese, considerate che queste ore in più alla fine della carriera vengono anche conteggiate ai fini pensionistici, dunque questi docenti riceveranno un assegno più pesante di chi invece non le ha mai accettate oppure non è mai stato messo nelle condizioni di accettarle.