HomePrecari della ScuolaLe graduatorie si possono aggiornare, ma la soluzione è una sola

Le graduatorie si possono aggiornare, ma la soluzione è una sola

C’è solo una possibilità per aprire ed aggiornare le graduatorie di istituto, ma deve intervenire il Parlamento. E’ stata chiara la ministra Azzolina e in questo modo ha risposto in maniera concreta alle tante polemiche che questi giorni girano sui social.

Su Facebook ha praticamente confermato quanto avevamo già scritto noi in tempi non sospetti. La procedura per la digitalizzazione delle graduatorie di istituto richiede, per legge, una serie di passaggi che non possono essere derogati a menoché non intervenga una riforma strutturale.

La ministra evidenziando ancora una volta di avere a cuore i precari perchè lei per prima lo è stata, traccia l’unica possibile via, ovvero quella “di accelerare sulla provincializzazione delle graduatorie, digitalizzando il sistema”.

“Per farlo serve un regolamento che ci consenta, appunto, di organizzare su base provinciale le graduatorie e di gestirle attraverso i nostri uffici territoriali, sgravando le scuole. Lo avevamo inserito nel decreto scuola dello scorso dicembre, lì c’è la norma. Ma per attuare il regolamento, come ho spiegato in altre occasioni, serve una procedura molto lunga(leggasi il nostro articolo)  che richiede, per legge, una serie di pareri a vari organi di controllo. Col rischio quindi di non poter garantire un regolare avvio del prossimo anno. Anche perché parliamo potenzialmente di un milione di domande”.

La ministra chiama in causa il Parlamento smascherando i quanti in questi giorni stanno giocando al tiro al bersaglio: “Serve una norma che ci autorizzi a velocizzare la provincializzazione delle graduatorie. Un decreto ministeriale avente natura non regolamentare potrebbe abbreviare i tempi per rendere esecutive le norme sulle graduatorie provinciali. Avendo poi anche il tempo, da non sottovalutare, per un collaudo del sistema.

Sono però consapevole del fatto che rappresenterebbe una deroga forte. È un’ipotesi su cui può confrontarsi solo il Parlamento, in fase di conversione del decreto scuola. Il Governo assicurerà in tal caso investimenti e risorse per la digitalizzazione. Vista la portata dell’emergenza in corso credo che questa idea possa essere presa in considerazione. Ma sarebbe necessaria, direi anzi imprescindibile, un’ampia condivisione parlamentare”.

A questo punto tutti i precari, sia quelli sindacalizzati che quelli politicizzati, dovrebbero fare pressione affinché i parlamentari la finiscano di giocare al tiro al bersaglio e si impegnino in Parlamento per varare il provvedimento necessario per velocizzare le procedure per l’aggiornamento delle graduatorie di Istituto.

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