Stipendi – Il caro bollette o il caro energia che dir si voglia chiama tutti ad una riflessione serie sulla politica stipendiale dei lavoratori in generale ma di quelli dipendenti in modo particolare. Mancano i soldi per arrivare a fine mese, e questo è un fatto reale, in particolare mancano agli stipendiati e ai pensionati.
I bonus “estemporanei” di 200 euro sono serviti a pagare forse una bolletta della luce o a fare il pieno alla macchina, ma certamente se non diventa strutturale ogni fine mese le famiglie italiane e i pensionati dovranno fare i conti con il caro energia e con il bilancio familiare.
I fondi a disposizione però non permettono al prossimo governo di intervenire proprio sugli stipendi a meno che non decidano di adottare scelte politiche nette tassando chi ha i capitali per ridistribuire i proventi alle fasce più deboli, ma così non sarà e lo sappiamo bene.
Stipendi della scuola fra i più bassi in Europa
Il caro energia si abbatterà con tutta la sua ferocia anche sugli insegnanti e sul personale ATA, notoriamente gli stipendi della scuola italiana sono fra i più bassi d’Europa e viste le risorse (esigue) continueranno a restare tali nonostante le promesse elettorali di questi giorni.
Se a questo sommiamo che il caro energia potrebbe abbattersi anche sulla scuola lasciando spenti i termosifoni la beffa diventa perfino doppia.
Si procederà dunque ancora con i bonus? E’ probabile ma nelle casse dello Stato ci sono appena 5/10 miliardi pochissimi per accontentare tutti.
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