Il Decreto Lavoro del Governo sta suscitando reazioni contrastanti tra i sindacati. Il Segretario Generale della CGIL, Maurizio Landini, ha espresso le sue perplessità riguardo alle scelte del governo nel provvedimento recentemente varato.
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Landini ha definito “uno specchietto per le allodole” la decisione di rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale, sostenendo che “il governo non si è assunto l’impegno di sostenere questo costo di oltre 10 miliardi di euro”. Inoltre, ha precisato che la misura, che copre solo sei mesi, non è sufficiente a contrastare l’inflazione che viaggia a due cifre.
In merito alla questione delle pensioni, il Segretario CGIL ha sottolineato che i 50 euro lordi in più per sei mesi non cambiano il quadro e che si stanno chiedendo maggiori tutele e diritti per tutti i lavoratori, indipendentemente dalla forma di lavoro.
Landini ha anche fatto riferimento al rinnovo dei contratti, sottolineando che la strada è ancora lunga. In risposta alla domanda su un possibile sciopero generale, ha invitato a partecipare alle manifestazioni sindacali in programma a Milano e Napoli.
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Il Segretario Generale della CGIL ha ribadito l’importanza di garantire i diritti sanciti ai lavoratori, compresi quelli relativi a retribuzioni, ferie, malattia, infortuni e maternità. Landini ha quindi espresso la necessità di uno statuto che possa tutelare tutti i lavoratori, a prescindere dalla loro forma di lavoro.
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