La questione del riconoscimento dei titoli conseguiti all’estero per l’insegnamento di sostegno al centro del confronto tra Ministero e sindacati.
Il riconoscimento dei titoli di specializzazione ottenuti all’estero per insegnare sostegno è un tema chiave nel dibattito educativo italiano. I titoli conseguiti online o fuori dall’Italia devono essere correttamente posizionati nelle graduatorie per le supplenze (GPS) per garantire pari opportunità a tutti i docenti.
Attilio Varengo del sindacato CISL ha sottolineato come questa questione si trascini da anni. Recentemente è stato istituito un organismo presso il CIMEA per valutare i titoli esteri, ma ad oggi è stato analizzato solo il 10-12% dei casi, evidenziando le lungaggini burocratiche.
La bozza delle nuove GPS 2024-26 prevede che i docenti con titolo estero in attesa di riconoscimento siano inseriti “a pettine” nelle graduatorie. Tuttavia, se il titolo non fosse poi riconosciuto, il contratto sarebbe risolto, causando perdite di opportunità lavorative.
Varengo ha invitato il Ministero ad affrontare questo problema con attenzione per tutelare tutti i lavoratori. La decisione potrebbe essere assunta durante l’incontro ministeriale-sindacale di domani. Una gestione efficace del riconoscimento dei titoli è essenziale per garantire parità e trasparenza nell’assegnazione delle cattedre.
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