Riportiamo il commento di sconforto di un precario che denuncia il malfunzionamento dell’algoritmo che nell’assegnare le cattedre non ha tenuto conto del punteggio effettivo dei candidati: “Oggi non è nu juorn buono.
Ieri sera, in un orario in cui non puoi chiamare nessuno, sono uscite le nomine dalle graduatorie provinciali (GPS) dei docenti che stamattina prendono servizio alle 8.
Sono anni che accumulo punti attraverso anni di servizio a scuola e titoli, poi un algoritmo che viene definito “ineccepibile” assegna la scuola che io ho inserito come prima scelta a due persone che hanno dieci punti in meno a me e che l’hanno inserita come sesta scelta.
A me non sembra, a rigori di logica, che sia un sistema ineccepibile, tanto meno meritocratico.
Il tentativo di cambiare le assegnazioni affidandolo al simbolo di un’era, l’algoritmo, è il modo per far finta di aver ottimizzato un processo quando uno dei nodi è offrire invece ai bambini, ai ragazzi e alle famiglie docenti motivati, preparati e capaci di instaurare con essi rapporti significativi. In questo modo non credo che proprio che si raggiunga l’obiettivo anche perché di colleghi nella stessa situazione ce ne sono tanti.
Cosa fare?
Per ora capa e muro”!
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