L’aumento degli stipendi dei docenti e del personale della scuola riguarda tutti anche gli insegnanti di sostegno.
Molte sono infatti le mail che riceviamo di colleghi che oltre a chiedere informazioni sul PEI 2024 e sui vari casi di allievi disabili, chiedono anche di aumento di stipendi.
Di quanto aumenta lo stipendio della scuola dal 2024?
Il governo per far fronte al carovita e all’inflazione ormai alle stelle ha deciso di anticipare a dicembre 2023 la cosiddetta “vacanza contrattuale” si tratta di una tantum, ma che lascia fuori i precari della scuola e fra questi molti docenti di sostegno.
La legge di bilancio 2024 in discussione sarà approvata entro il 31 dicembre 2023, per il rinnovo dei contratti del Pubblico Impiego, dunque compresa la scuola, prevede un impiego di risorse di 5 miliardi di euro.
Se in un primo momento possono sembrare tanti, ricordiamo che gli addetti sono oltre 3milioni.
Quante risorse andranno alla scuola e di quanto aumenteranno gli stipendi degli insegnanti nel 2024?
Le cifre che si leggono in giro, sui vari portali, a nostro parere, sono lontani dalla realtà. Scrivono di un aumento fino a 1200 euro lordi. Ma a chi?
L’unica certezza che abbiamo è che ancora non vi è nessuna certezza, per questo invitiamo tutti a diffidare dagli annunci e da quello che scrivono certi portali a caccia di click.
qualche testa giornalistica seria ha tuttavia provato ad ipotizzare qualche cifra, ricordiamo, basata sull’annualità e non al mese come invece chi scrive tanto per scrivere, sostiene.
Secondo il Messaggero l’aumento dello stipendio degli insegnanti dovrebbe essere di:
- 829,2 euro lordi per docenti con un’anzianità di servizio di almeno 8 anni;
- 1.228,1 euro lordi per un’anzianità superiore tra 28 e 34 anni.
Sempre secondo il giornale gli aumenti si distribuirebbero in questo modo:
- per gli insegnanti delle scuole medie l’aumento va dagli 829,2 ai 1.168 euro lordi;
- per gli insegnanti della primaria e della scuola dell’infanzia gli importi al lordo oscilleranno tra i 765,6 euro ai 1.056,2 euro annuali.
Molte sigle sindacali tuttavia invitano alla calma e al loro coro ci uniamo anche noi, invitando tutti ad aver pazienza ed aspettare di capire quante risorse di queste annunciate saranno destinate al comparto scuola.
Concludiamo rinnovando l’appello al governo di prendere in considerazione anche i precari includendo loro anche nel provvedimento 1000 euro una tantum di dicembre 2023.
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