La recente bozza di decreto sui percorsi di abilitazione all’insegnamento ha sollevato interrogativi riguardo alla validità del titolo di specializzazione rilasciato da INDIRE. Secondo quanto emerge, tale titolo non sarà equiparabile a quello universitario, limitandone l’utilizzo esclusivamente al sistema educativo italiano.
A differenza dei titoli universitari, riconosciuti a livello europeo, il titolo INDIRE non potrà essere speso al di fuori del territorio nazionale. Questo pone interrogativi sulla sua effettiva spendibilità anche in Italia, ad esempio in termini di punteggio per le Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) o nei concorsi pubblici.
Il Ministero dell’Istruzione è atteso a fornire maggiore chiarezza su questi punti nelle prossime settimane. Un incontro con i sindacati è previsto per martedì 11 ottobre, durante il quale si discuteranno i dettagli della bozza e la ripartizione dei posti a livello territoriale.
Resta da vedere come verranno risolti questi nodi per garantire equità e trasparenza nell’accesso alla professione docente.
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