Secondo gli ultimi aggiornamenti al simulatore Pensami dell’Inps, chi ha iniziato a lavorare nel 2022 andrà in pensione a quasi 70 anni. Vediamo nel dettaglio come cambiano gli scenari previdenziali.
Nuovi calcoli Inps: l’età pensionabile è destinata ad aumentare
Il simulatore Pensami dell’Inps è stato aggiornato per tenere conto degli incrementi alla speranza di vita, fattore chiave per determinare i requisiti di pensionamento. Le simulazioni per chi è nato nel 1994 indicano che l’età della pensione di vecchiaia sarà raggiunta a dicembre 2063, quando avrà 69 anni e 10 mesi. Un dato che conferma come l’Italia si stia allineando agli altri paesi europei, dove l’età pensionabile toccherà i 70 anni.
Fino al 2028 non ci saranno variazioni e la pensione di vecchiaia resta fissata a 67 anni, ma già dal 2029 è previsto un incremento graduale. Chi è nato nel 1980 andrà in pensione nel 2048 raggiunti i 68 anni e 9 mesi se ha iniziato a versare contributi nel 2005. Si può anticipare a 65 anni e 7 mesi se l’assegno è di almeno 3 volte quello sociale.
Anche la pensione anticipata subirà rincari: con 20 anni di contributi si potrà accedere a 66 anni e 9 mesi. Rimane alta la spesa previdenziale italiana, seconda solo alla Grecia in Ue con un peso sul Pil del 16,3%. Questi aggiornamenti delineano uno scenario di progressivo innalzamento dell’età per andare in quiescenza.
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