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La scuola che verrà, di Libero Tassella

Come sarà la scuola del futuro? La previsione di Libero Tassella

SBC: la nuova scuola e la fine apocalittica degli insegnanti

Qualcuno si meraviglia che da quest’anno la formazione sarà obbligatoria. Forse non ha letto il PNRR e quanto denunciavo su SBC nei mesi scorsi.

ASSISTENTI ALL’AUTONOMIA E ALLA COMUNICAZIONE: LA PRIORITÀ È LA TUTELA DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ

La scuola che esce dal PNRR è la scuola 4.0 a cui seguirà la scuola 5.0 e a seguire la scuola N.0, essa ha bisogno che gli insegnanti si aggiornino continuamente per la senescenza delle macchine per insegnare, sarà una sorta di formazione addestramento continuo all’uso delle macchine sempre nuove.

Del resto la più potente industria quella dell’informatica si è aggiudicata l’istruzione e come sapete i prodotti di questa industria sono caratterizzati da una precoce senescenza indotta dalla stessa produzione.

Come ho più volte detto il ruolo degli insegnanti si ridurrà sempre più ad essere da una parte un’ appendice delle macchine e dall’altra sorveglianti di alunni, la valutazione stessa sarà sostituita da test a risposta multipla computer based.

Dei risultati degli alunni ne risponderanno gli insegnanti stessi in base ai risultati delle prove oggettive computer based . La classe sarà abolita e avremo una scuola con aule laboratorio in cui si muoveranno gli alunni tra un’ora e l’altra e da una postazione all’altra.

Ecco che si giustificheranno in futuro i bassi stipendi per un ruolo che sarà un mix tra un tecnico di laboratorio e un bidello.

Ci avviamo al tramonto della professione docente come l’abbiamo conosciuta, l’istruzione non dovrà più essere basata sulle conoscenze e sul pensiero critico ma su informazioni utili e addestramento secondo le richieste del mercato.

Si deve istruire il nuovo lavoratore flessibile alle esigenze del mercato e il nuovo consumatore affascinato dalla pubblicità e dalle mode culturali.

Credo che per i docenti ormai passivi, quasi anestetizzati inizierà una stagione di sottrazione progressiva di diritti sindacali frutto delle lotte delle generazioni precedenti.

Mala tempora currunt. Nei prossimi anni tutto cambierà anche la scansione dell’anno scolastico. La chiusura estiva delle scuole sarà in futuro molto limitata. Se non riuscite a vederlo da subito è perché l’acqua si riscalda lentamente ma presto sarete bolliti e lessi.

La crisi dei sindacati e la deriva della professione docente

Questa mattina ho parlato della deriva apocalittica degli insegnanti, della loro trasformazione antropologica e la sottrazione progressiva di diritti sindacali.

Certo non parlo di domani, ma certo siamo vicini a quanto vado dicendo nell’articolo.

I segnali ci sono tutti per chi li sa leggere e interpretare.

Possono dirsi fortunati chi è già fuori e chi tra qualche anno andrà in pensione.

A questo stato di cose, oltre alla passività , all’indifferenza dei docenti, si deve aggiungere anche la debolezza dei sindacati della Scuola che anch’essa è già percepibile.

A breve essi non riusciranno più a fare argine rispetto a quanto si abbatterà sulla scuola, del resto come sapete i governi neoliberali governati o meglio sottomessi al mercato danno poco valore e significato al sindacato.

Nella scuola avranno facile gioco anche perché gli stessi docenti sono i primi a non credere nei sindacati anche se poi sono iscritti al 70% ma solo per il disbrigo di pratiche burocratiche.

Tra poco non ce ne sarà più bisogno perché tutto sarà semplificato nel disbrigo delle pratiche secondo gli standard europei dai trasferimenti ai pensionamenti.

Libero Tassella SBC

SBC: il middle management e la decadenza degli insegnanti

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