Negli ultimi anni, la partecipazione dei docenti italiani alle azioni sindacali ha mostrato un trend preoccupante. Gli scioperi indetti da diverse sigle sindacali (Cgil, Cisl, Uil, Anief, Gilda, etc.) hanno visto una partecipazione spesso al di sotto delle aspettative, sollevando interrogativi sulle motivazioni e sulle conseguenze di questa ‘apatia’.
L’analisi dei dati relativi agli scioperi degli ultimi anni evidenzia una sorta di disconnessione tra le istanze sindacali e la realtà percepita dai docenti. La bassa partecipazione alla politica sindacale da parte dei docenti italiani potrebbe derivare da una serie di fattori: la paura di ritorsioni, la frustrazione nei confronti delle istituzioni, il sentimento di ridotta fiducia nelle azioni poste in essere dalle organizzazioni sindacali o semplicemente la rassegnazione a una situazione che sembra non cambiare.
Questa limitata partecipazione dei docenti alle azioni sindacali può avere conseguenze significative per la professione in quanto potrebbe portare ad una debolezza strategica nel negoziato con il governo e le amministrazioni, rendendo la professione soggetta a ripercussioni negative relativamente all’immagine e al decoro della professione, al rispetto sociale e al potere d’acquisto. Ciò si potrebbe tradurre in una vera e propria mancanza di attenzione verso le reali esigenze dei docenti italiani, aumentando il rischio di decisioni politiche che non tengono conto delle necessità della professione.
Inoltre, la bassa partecipazione alla politica sindacale può erodere il senso di comunità tra i docenti. La solidarietà e l’unione sindacale sono fondamentali per affrontare sfide comuni. Se i docenti non si sentono adeguatamente rappresentati rischiano di isolarsi, aggravando il già diffuso senso di impotenza che pervade il corpo docente.
Infine, la disaffezione verso la politica sindacale potrebbe avere serie ripercussioni anche sulla qualità dell’insegnamento. Con meno insegnanti coinvolti nelle decisioni formative e nelle rivendicazioni politiche è probabile che le politiche educative non siano allineate con le reali esigenze degli studenti.
La scarsa partecipazione dei docenti italiani alle politiche sindacali rappresenta un campanello d’allarme per il futuro del sistema scolastico italiano. È essenziale che i sindacati trovino nuovi modi per coinvolgere i lavoratori, rendendo le azioni sindacali più accessibili e rilevanti. Solo attraverso un rinnovato impegno e una maggiore mobilitazione è possibile affrontare adeguatamente le sfide della professione e garantire una scuola di qualità per le future generazioni.
Alfonsina Ventola SBC
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