La ministra Fedeli dichiara guerra a chi abusa della legge 104/92 per assistere un familiare disabile o perché lui stesso disabile. Naturalmente evidenzia che chi ne ha diritto deve usufruirne e allora il suo ci sembra più uno slogan che altro.
La Fedeli contro chi abusa la legge 104/92
La questione della legge 104/92 sta a monte e non alla base e questo la ministra dovrebbe saperlo bene e non strumentalizzare i dipendenti della scuola additandoli quasi come il suo ex collega ministro “fannulloni”. Il giro di vite deve riguardare quelle commissioni mediche che a cuor leggero concedono tali benefici. La legge 104/92 tutela i disabili e spesso disabili sono i genitori anziani ormai non più autosufficienti, pensasse il governo a potenziare i servizi per queste categorie e se lo fa a quel punto tale legge non ha più motivo di esistere, la smettessero una volta per tutte di scagliarsi contro i benefici di una legge democratica che in realtà sgrava lo Stato da molte responsabilità e loro lo sanno bene. Ma, come dicevamo, dare addosso allo statale scorretto (che bada bene va punito severe mente se abusa di tali benefici) crea consenso e forse allo scopo di costruire attorno a sé consenso la ministra oggi ha dichiarato: “Chi ha diritto effettivamente alla legge 104/92 è giusto che ce l’abbia. Ma noi siamo, in questo anno scolastico, per combattere tutti gli abusi di chi abusa della legge 104/92, perché altrimenti chi ne ha diritto viene penalizzato”. Qualcuno della scuola potrebbe evidenziare gli abusi? Forse per abuso la ministra intende eliminare i giorni di permesso previsti dalla legge utili per assistere il disabile o accompagnarlo alle visite specialistiche di routine? La ministra lo spiegasse altrimenti le sue parole sembrano boutade e nulla più.