La legge di bilancio per il 2025, recentemente firmata dal Presidente Mattarella, introdurrà – a partire dal prossimo anno scolastico – tagli al personale docente per 5.600 unità e di 2.174 posti per il personale Ata.
Queste riduzioni sono state motivate dall’esigenza di contenere la spesa, ma hanno suscitato molte critiche. I sindacati della scuola chiedono di ritirare queste misure, sostenendo che porteranno a più precariato senza reali risparmi.
Anche l’opposizione è contraria. Per il PD i tagli lineari danneggeranno la qualità dell’insegnamento, mentre per il M5S si tratta di “un colpo letale” per la scuola pubblica.
Il governo Meloni evidenzia la volontà di valorizzare il personale, ma nei fatti attua riduzioni consistenti che mettono in difficoltà il sistema scolastico. Sindacati e partiti chiedono di ritirare queste disposizioni, per tutelare alunni e lavoratori. Uno scontro che potrebbe acuirsi nelle aule parlamentari.
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