Un emendamento presentato dalla Malpezzi (PD) rischia di far saltare la buona scuola. Si tratta di fuoco amico o piuttosto di acquisire consensi in vista della prossima campagna elettorale? In entrambi i casi l’emendamento alla legge di Bilancio presentanto alla Camera dall’on. Simona Malpezzi ed accolto, rischia di far saltare il banco o quanto meno di stravolgere la filosofia della legge 107/15 nota a tutti come Buona Scuola in particolare nella parte relativa il nuovo reclutamento.
Cosa cambia con l’emendamento Malpezzi?
L’emendamento di fatto annulla il limite del 10% introdotto dalla legge 107/15 che aveva lo scopo di immettere in ruolo i vincitori del concorso, gli altri che si classificavano sotto tale limite nonostante fossero idonei dovevano partecipare nuovamente ad un nuovo concorso, questo per impedire che nascessero nuovamente graduatorie lunghe ed inesauribili come quelle degli ultimi decenni. Tale provevdimento, tuttavia, era risultato parecchio indigesto ai precari e forse l’emendamento è un ultimo tentativo del PD per fare “pace” con il popolo della scuola. Alla luce dell’emendamento dunque i vincitori del concorso finiranno tutti nella nuova graduatoria provinciale. Insomma il PD ha smentito se stesso e la toppa sembra addirittura peggio del buco. L’emendamento apporta anche un’altra novità, allunga di un anno la vita alle graduatorie in scadenza quest’anno. Insomma ancora una volta si nota la scarsa capacità di redarre una legge sul reclutamento finalizzata, in maniera ordinata, all’immissione in ruolo dei precari storici e i nuovi vincitori di concorso.