Gentile Redazione,
dopo aver letto la lettera del docente immesso in ruolo dopo 12 anni di precariato, vorrei esprimere alcune riflessioni riguardo alla professione dell’insegnante, basate sulla mia esperienza personale. Oggi non mi sentirei di consigliare questa carriera a un giovane che stia valutando il proprio futuro professionale.
Le responsabilità sono molteplici e gravose, e spesso i genitori tendono a essere invadenti, creando ulteriori pressioni. I dirigenti scolastici, dal canto loro, sembrano schierarsi quasi sempre a favore delle famiglie, il che può rendere il lavoro ancora più difficile. Inoltre, il ruolo di coordinatore di classe richiede un impegno notevole, comportando numerosi inconvenienti e ostacoli.
A fronte di tutto questo, la retribuzione è decisamente insufficiente rispetto alle energie e al tempo dedicati. È evidente che non tutte le scuole e le materie presentano le stesse difficoltà, ma il quadro generale resta comunque complesso e sfidante.
Cordiali saluti,
Evelina D.
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