Cari studenti della IV B
è con un misto di emozioni che mi accingo a scrivere queste parole. L’anno scolastico 2024-2025 sarà il mio ultimo, e a settembre 2025 mi troverò a salutare questa scuola che è stata casa mia per così tanti anni. È difficile pensare a un futuro senza i volti sorridenti degli studenti che, anno dopo anno, sono diventati una parte fondamentale della mia vita.
Ogni giorno trascorso in aula è stato un’occasione per crescere insieme, per condividere idee, per imparare non solo dai libri, ma soprattutto dalle persone meravigliose che ho avuto la fortuna di incontrare. Ogni risata, ogni discussione, ogni momento di confusione che poi si è trasformato in comprensione, mi hanno arricchito più di quanto possiate immaginare.
Mi sembra di vederli ancora, i primi giorni, quando entravo in classe con un po’ di timore e tante speranze. Eppure, nel tempo, ogni singolo volto è diventato per me familiare, ogni storia è stata un piccolo capitolo di un grande libro che abbiamo scritto insieme. Voi, miei studenti, siete stati il cuore pulsante di questa avventura.
Il pensiero di dovervi lasciare mi riempie di tristezza, ma sono anche consapevole che questo è il corso naturale delle cose. Come tutte le storie, anche la mia ha il suo capitolo finale, ma ciò che mi rimarrà nel cuore sarà il legame che abbiamo costruito e che, spero, non si spezzerà con il mio addio.
In questo periodo di feste, desidero augurarvi un Natale pieno di serenità e gioia, un momento di riflessione e di calore da condividere con le persone a voi più care. Che possiate vivere questi giorni con la stessa passione e curiosità che ogni giorno mettete nello studio e nelle vostre vite. Ogni nuovo traguardo che raggiungerete sarà per me una piccola vittoria, e so che continuerete a brillare, ognuno a modo suo.
Vi ringrazio di cuore per ogni momento condiviso, per ogni sorriso e per ogni parola di stima. È stato un onore e un privilegio far parte della vostra crescita, e vi porto con me nel cuore, anche quando sarò lontano da queste aule.
Con affetto e gratitudine,
Piercarlo T.
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