La guida completa all’alternanza scuola-lavoro

Che cos’è l’Alternanza Scuola-Lavoro?

L’Alternanza Scuola-Lavoro è disciplinata dalla legge 107 del 2015 (La Buona Scuola): “Al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti, i percorsi di alternanza scuola-lavoro sono attuati, negli istituti tecnici e professionali, per una durata complessiva, nel secondo biennio e nell’ultimo anno del percorso di studi, di almeno 400 ore” (estratto del comma 33).

Quante ore sono previste?

Gli allievi devono dunque svolgere non meno di 400 ore di attività formativa all’interno di questo percorso.
A tal proposito l’istituto Agrario ha previsto la seguente scansione temporale:
Terzo anno: 170 ore
Quarto anno: 170 ore
Quinto anno: 60 ore
Si tratta di un’indicazione di massima, che fluttua nel corso degli anni ed è legata alle attività promosse dal’istituto che vengono definite anno per anno (uscite, incontri, ecc.).

L’alternanza scuola-lavoro è obbligatoria?

Sì, per poter sostenere l’esame di stato è necessario soddisfare il monte ore previsto.

In che cosa consiste il tirocinio?

La scuola promuove periodi di tirocinio formativo in aziende del territorio, enti, associazioni, ecc. La scelta delle aziende è condivisa tra l’allievo e il tutor interno. La proposta dell’azienda può essere fatta da parte dell’allievo, nel caso in cui conosca già una realtà in cui svolgere il tirocinio. In caso contrario, l’istituto provvede a cercare un’azienda adatta alle esigenze dello studente.

Quando si svolge il tirocinio?

È prevista una settimana di tirocinio durante il terzo anno scolastico, in cui si ha l’interruzione delle attività didattiche. Il periodo in cui si svolge è compreso tra novembre e marzo, e viene deciso di anno in anno in base alle esigenze didattiche e formative.
Gli altri periodi di tirocinio si hanno al termine del terzo anno e del quarto anno, e si articolano in genere su una durata di quattro settimane. A discrezione dell’allievo è possibile svolgere un secondo tirocinio presso una seconda azienda, fermo restando il discorso di un periodo minimo di permanenza presso una struttura.
Il monte ore massimo è di 8 ore al giorno, e di 40 ore alla settimana.

In quali tipologie di azienda si può svolgere il periodo di tirocinio?

La maggior parte sono aziende di settore (aziende agricole, vivai, garden, aziende vitivinicole, aziende zootecniche, agriturismi, caseifici, ecc), ma è possibile svolgerlo anche presso uffici (associazioni di categoria, banche, enti pubblici, ecc.), e studi tecnici (veterinari, periti agrari, agronomi, ecc.).

È possibile svolgere il tirocinio solo nelle aziende della provincia?

No, non c’è questo vincolo. Il tirocinio può essere svolto in qualsiasi parte d’Italia; la legge prevede inoltre la possibilità di svolgere il tirocinio all’estero.

Chi sono i tutor?

È previsto un tutor interno, nominato dall’istituto, che segue l’allievo nel suo percorso e definisce le strutture in cui svolge il tirocinio, certificando le ore svolte, ed un tutor aziendale, che segue l’allievo nel lavoro svolto in azienda e ne è responsabile.

Viene svolto un corso di formazione sulla sicurezza?

Sì, gli studenti seguono il corso di formazione sulla sicurezza organizzato all’interno dell’istituto per un totale di 12 ore (4 ore di formazione generale e 8 ore di formazione specifica del settore). Il superamento del test finale consente l’ottenimento di un attestato la cui validità è di cinque anni ed è utilizzabile non solo nelle aziende in cui si svolge il tirocinio, ma anche per attività extrascolastiche e al termine del percorso di studi.
Il corso è obbligatorio per tutti gli studenti che svolgono attività di tirocinio presso strutture esterne all’istituto ed è normato dalle leggi vigenti in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Quali attività integrative sono proposte dall’indirizzo agrario?

La nostra scuola organizza diverse attività che vanno ad integrare la proposta formativa.
Si tratta di:

  • uscite sul territorio locale e nazionale;
  • incontri e seminari con esperti del settore, come tecnici, docenti universitari, ricercatori;
  • attività pratiche;
  • partecipazione a mostre, fiere e mercatini.

Ogni anno la proposta viene aggiornata e quindi si svolgono attività diverse, in base alle esigenze formative e all’interazione con il territorio e le aziende ospitanti.