È iniziato il nuovo anno scolastico 2024/25 e con esso ripartono le attività didattiche e tutte le operazioni propedeutiche al loro corretto svolgimento. Tra queste rientra anche la definizione dell’orario settimanale cui devono attenersi i docenti, un aspetto importante su cui è bene fare chiarezza.
A normare l’orario dei docenti è principalmente il Contratto Collettivo Nazionale (CCNL), che stabilisce l’obbligo di articolare il monte ore settimanale in specifici valori: 25 ore per la scuola dell’infanzia, 22 ore + 2 di programmazione per la primaria e 18 ore per secondaria di primo e secondo grado. Un altro aspetto chiave è la distribuzione dell’orario su almeno 5 giorni, con la possibilità di concentrarlo in misura non superiore alle 4 ore giornaliere.
La normativa definisce anche chi ha la responsabilità di formulare l’orario scolastico. Il D.lgs. 165/01 affida tale compito al Dirigente Scolastico, mentre il D.lgs. 297/94 indica la procedura da seguire: il Consiglio di Istituto delinea i criteri generali, il Collegio Docenti formula proposte e il DS procede alla definizione finale sulla base di tali contributi.
In definitiva, pur nel rispetto dei riferimenti normativi in materia, è il Dirigente Scolastico a dover organizzare concretamente l’attività didattica, stabilendo l’articolazione oraria annuale dopo aver raccolto i pareri degli organi collegiali. Un compito di rilevante responsabilità per garantire l’efficace svolgimento delle lezioni.
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