Titoli esteri – Il Ministero dell’Istruzione deve celerare il processo di valutazione dei titoli conseguiti all’estero da parte dei docenti, secondo i sindacati. Sono circa 12mila le domande presentate negli anni e ad oggi ne è stata valutata solo una piccola percentuale, poco più del 10%.
La normativa prevede che i titoli conseguiti in altri Paesi UE debbano essere riconosciuti e valutati sulla base delle competenze acquisite. Tuttavia, il ritardo nelle procedure di validazione sta creando incertezza. Un altro nodo è rappresentato dall’inserimento a pettine nelle graduatorie dei proff. con titolo estero non ancora riconosciuto. Meglio se inseriti in una graduatoria ad hoc.
Titoli esteri, a preoccupare i sindacati sono le specializzazioni sul sostegno
Secondo i sindacati ciò potrebbe determinare contenziosi e non garantirebbe continuità didattica agli alunni con disabilità, visto che l’insegnante potrebbe cessare l’incarico non avendo ancora ottenuto il riconoscimento formale. Per questo chiedono che i docenti in attesa vengano inclusi in un elenco separato.
Il Ministero ha stanziato 4,5 milioni di euro per le valutazioni ma ad oggi solo una minoranza di domande è stata esaminata, nonostante il crescente fabbisogno di docenti di sostegno. È fondamentale accelerare i tempi e chiarire le procedure, nell’interesse di tutte le parti coinvolte.
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