La dispersione scolastica è senz’altro un indicatore della qualità del nostro sistema formativo. Per tale motivo impone la ricerca di risposte ed interventi sempre più adeguati all’attuale complessità della popolazione scolastica.
Ricordiamo che la risoluzione del Consiglio dei Ministri dell’Istruzione della CEE sulla lotta all’insuccesso scolastico sottolineava che “l’insuccesso scolastico costituisce un fenomeno grave sul piano individuale e collettivo, che è causa di insuccesso individuale sul piano psicologico e sociale e comportamentale per gli Stati e per la Comunità un costo scolastico rilevante”.
Nel corso degli anni il fenomeno è stato analizzato sotto svariati profili ricercando la causa in fattori diversi: nello sviluppo cognitivo dello studente, nella mancanza di stimoli culturali, nella scuola troppo selettiva e via dicendo.
Oggi gli studi psicopedagogici maggioritari affermano che bisogna favorire in tutti i modi l’autonomia dello studente: solo così non sarà un rischio dispersione.
A tal fine risulta indispensabile creare un clima di classe favorevole all’apprendimento e non competitivo, progettare un curriculum graduale ed equilibrato, lavorare nella zona di sviluppo successiva per generare successo, curare la comunicazione verbale e non verbale, promuovere l’autovalutazione, la didattica laboratoriale e il lavoro collaborativo.
Enrico Izzo
Come si legge il cedolino dello stipendio del personale della scuola? La guida
IRPEF 2025: la tabella con le nuove aliquote e le detrazioni Fiscali
Segui i canali social di InformazioneScuola
Iscriviti al gruppo Telegram: Contatta @informazionescuola
Iscriviti al gruppo whatsapp
Iscriviti alla nostra pagina Facebook