Il 2025 è iniziato con importanti parole di speranza e ammonimento da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il suo discorso di fine anno ha messo in luce criticità profonde del Paese, dalla precarietà del lavoro alla disuguaglianza tra Nord e Sud, passando per la crisi della natalità e il ruolo fondamentale dell’istruzione pubblica. Tuttavia, i primi mesi dell’anno hanno portato con sé una cruda realtà fatta di decisioni politiche discutibili e riforme che rischiano di acuire i problemi anziché risolverli.
Un sistema scolastico sotto assedio
La scuola pubblica italiana, definita da molti come il cuore pulsante della nostra società, continua a essere relegata ai margini delle priorità governative. Le recenti decisioni, come il bando del concorso PNRR 2, non hanno fatto altro che peggiorare la situazione dei docenti precari, favorendo invece categorie con poca esperienza pratica. Inoltre, l’approvazione della legge di bilancio ha comportato il taglio di oltre 5.600 posti di lavoro, privando migliaia di docenti con anni di servizio della possibilità di stabilità professionale.
La situazione è resa ancor più grave dall’investimento di risorse pubbliche nelle scuole paritarie, mentre quelle pubbliche restano in condizioni di degrado. Un paradosso che evidenzia la mancanza di visione strategica per risolvere le emergenze dell’istruzione pubblica e promuovere un sistema equo e inclusivo.
Lavoro precario e diritti negati
Il dramma del precariato colpisce non solo i docenti, ma anche migliaia di lavoratori in settori chiave, alimentando l’insicurezza e la sfiducia nelle istituzioni. La mancata applicazione della direttiva europea sul lavoro a tempo determinato (1999/70/CE) da parte dell’Italia è un segnale allarmante: progressioni salariali inesistenti e contratti abusivi continuano a penalizzare chi lavora per garantire servizi essenziali.
Un appello al Capo dello Stato
Davanti a questo scenario desolante, si rinnova un accorato appello al Presidente Sergio Mattarella. La sua figura istituzionale rappresenta un baluardo di speranza per tutti coloro che credono nei valori della Costituzione italiana. La richiesta è chiara: affrontare con urgenza il dramma del precariato e promuovere il doppio canale di reclutamento per i docenti, una soluzione già adottata con successo nel 1989 durante il suo mandato come Ministro dell’Istruzione.
È tempo che le forze politiche tornino a rispettare i principi fondamentali sanciti dalla Costituzione, garantendo il diritto al lavoro, la dignità personale e l’uguaglianza sociale. Solo così si potrà costruire un futuro basato sulla giustizia e sulla speranza per le nuove generazioni.
Comunicato – Appello a Mattarella – gennaio 2025
Leggi anche:
Stipendio NoiPA di Febbraio 2025, la novità che potrebbe cambiare l’importo
SBC alle elezioni RSU annulla le scheda
Segui i canali social di InformazioneScuola
Iscriviti al gruppo Telegram: Contatta @informazionescuola
Iscriviti al gruppo whatsapp
Iscriviti alla nostra pagina Facebook