La consulta boccia due aspetti della buona scuola
Brutto risveglio per la legge 107/15, la consulta boccia due punti della legge 107/15 definita buona scuola, ma cointestata dalla maggior parte dei docenti e da chi oepra nel comparto Istruzione.
L’illegittimità della legge stabilita dalla Consultatuttavia è parziale.
Sono finiti nel mirino il punto della riforma inerente l’edilizia scolastica (articolo 1, comma 153) poiché “non prevede che il decreto del ministero dell’Istruzione che provvede alla ripartizione delle risorse sia adottato, sentita la Conferenza unificata”.
L’articolo 1, comma 181, lettera e) della delega al Governo anche sui servizi della scuola dell’infanzia: “l’individuazione degli standard strutturali, organizzativi e qualitativi dei servizi educativi per l’infanzia e della scuola dell’infanzia va ricondotta alla competenza del legislatore regionale” è quanto hanno sancito i giudici.
Gli altri ricorsi sono stati considerati non fondati
La Corte costituzionale ha analizzato la mole di ricorsi ritenendoli infondati quali i poteri del dirigente scolastico, l’offerta formativa dei percorsi di istruzione e formazione professionale, le linee guida per favorire le misure di promozione degli istituti tecnici, i ruoli del personale docente «articolati in ambiti territoriali», la cui ampiezza viene definita dagli uffici scolastici regionali, su indicazione del ministero.