Seguo sempre con attenzione i vostri articoli sugli ITP e vi riconosco grande equilibrio nel trattare la disciplina. Diversamente da altri siti di scuola siete stati sempre scettici sugli esiti positivi dei ricorsi e forse avevate ragione.
Vi scrivo dopo aver letto la letteta di quel giovane ITP ricorsista che lamentava di non lavorare più a causa delle sentenze negative da parte del TAR e per di più non comprendeva la mancata attribuzione del punteggio, a dimostrazione che non conosce nemmeno minimamente le basi del ricorso che ha firmato. Viva l’ignoranza!
Purtroppo per noi e per noi intendo noi ITP vecchio stampo, che abbiamo lottato per ottenere ciò che oggi siamo, leggere di “sbarbatelli” che non sanno nemmeno cosa significhi fare l’Insegnante Tecnico Pratico e che non hanno nemmeno la minima idea dei sacrifici che hanno affrontato quelli più anziani di lui, non solo mi mortifica, ma mi fa capire che probabilmente questa ignoranza finirà per compromettere anni ed anni di lotte e il futuro della categoria.
Costringerà il governo ad intervenire per porre a danno di tutti. La storia degli insegnanti tecnico pratici è una storia piena di sacrifici e di lotte contro governi e politiche miopi, lotte che oggi si riducono ad un ricorso per scavalcare colleghi più anziani per poi entrare in laboratorio con gambe tremanti o peggio ancora finire a fare sostegno senza avere la benché minima idea di cosa significhi didattita inclusiva, o PEI, o ICF. Tutto ciò porterà danni seri all’intera categoria con la possibile tragica conseguenza che il governo possa prendere decisioni politiche che peggiorerebbero la situazione lavorativa di tutti. Questo mi rattrista e mi preoccupa.
Non aggiungo altro, non vorrei essere prolisso, spero solo nella pubblicazione di questa mia e al contempo auguro a tutti buon lavoro.
Giuseppe Trinci – ITP storico