Continua a tenere banco la questione ITP. Ieri vi abbiamo dato la notizia che il CdS si è espresso in maniera negativa circa il riconoscimento del valore abilitante del titolo di accesso dei docenti di laboratorio. Di fatto smentendo il T.A.R che – crediamo – dovrà allinearsi al parere del Consiglio di Stato. Ma quella dei ricorsi è ormai una macchina ben organizzata ed oleata in ogni suo meccanismo ed ecco che è stato proposto attraverso i vari canali social e molti siti influencer l’ennesimo ricorso per essere ammessi al concorso riservato agli abilitati con 36 mesi di servizio.
Il T.A.R del Lazio ammette gli ITP al concorso riservato
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, (Sezione Terza Bis), il 27 aprile scorso ha emesso la seguente ordinanza sul ricorso numero di registro generale 3657 del 2018, che vedeva una manciata di ITP appellarsi al tribunale amministrativo per chiedere la partecipazione al primo concorso riservato. Il Tribunale – probabilmente sulla scorta del concorso del 2016 – ha accolto la domanda cautelare e per l’effetto ordina all’amministrazione di ammettere al concorso i ricorrenti poichè, leggiamo: data la peculiarità che i diplomi di scuola secondaria superiore indicati nella Tabella C annessa al D.M. 30 gennaio 1998, n. 39 erano stati ritenuti dal legislatore “abilitanti all’insegnamento” (? n.d.r) e che per tali classi di concorso, anche dopo il DM n. 249/2010, non risultano essere stati attivati percorsi ordinari di TFA”; Confermando dunque l’orientamento giurisprudenziale in materia.
La nota di redazione con il punto interrogativo è stata aggiunta perché nell’ordinanza – a nostro modesto parere – il DM citato non indica da nessuna parte classi di concorso abilitanti. Dunque i dubbi restano tutti, precisiamo inoltre che si tratta di un provvedimento d’urgenza senza che sia stato approfondito il merito. Con questo non vogliamo smorzare gli entusiasmi di nessuno, ma era doveroso ricordarlo.
Conclusioni
Ancora una volta la giustizia da e la giustizia poi toglie, in questo caso la domanda che ci facciamo è la seguente: non era forse il caso di partecipare con tutti i crismi del caso al secondo concorso previsto dal transitorio e quindi poi stare tranquilli? Non sappiamo se il MIUR si appellerà alla sentenza, ma se dovesse farlo cosa accadrà a questi ITP ricorsisti? A voi le eventuali riflessioni.