Roma, 19 febbraio – Il Movimento 5 Stelle si schiera a favore della mozione presentata dalla senatrice a vita Elena Cattaneo a sostegno della ricerca scientifica in Italia. A dichiararlo con fermezza è Mariolina Castellone, vicepresidente M5S del Senato, durante un intervento in Aula.
“Il M5S voterà a favore della mozione Cattaneo, e non potrebbe essere altrimenti. La ricerca rappresenta il motore della crescita sociale ed economica del nostro Paese, incidendo per il 12% sul PIL. Tuttavia, l’Italia investe soltanto l’1,4% del PIL in ricerca, di cui appena lo 0,9% proviene da fondi privati. Una cifra pari a quella destinata alle spese militari, ma con un valore aggiunto ben superiore”, ha affermato la senatrice.
Ricerca italiana tra eccellenza e precarietà
Nonostante i limiti di finanziamento, la ricerca italiana continua a distinguersi a livello internazionale. Tuttavia, le difficoltà economiche e la mancanza di prospettive costringono molti talenti a cercare opportunità all’estero. Negli ultimi dieci anni, ben 14.000 ricercatori hanno lasciato il Paese, nonostante il costo della loro formazione sia stato sostenuto dallo Stato italiano.
L’Italia occupa il quartultimo posto in Europa per numero di ricercatori in rapporto alla popolazione. “Oggi fare ricerca in Italia significa accettare la precarietà, stipendi bassi e budget limitati. Eppure, la ricerca ha un impatto tangibile sulla vita delle persone: ha reso possibile la lotta contro il COVID-19 e può essere il pilastro per un futuro migliore”, ha aggiunto Castellone.
Le proposte del M5S per il rilancio della ricerca
Secondo la senatrice, è necessario un cambio di rotta: occorre superare la frammentazione della ricerca, garantire finanziamenti costanti ai ricercatori e creare agenzie indipendenti per la valutazione delle attività scientifiche.
Castellone ha sottolineato con orgoglio i risultati ottenuti dal M5S negli ultimi anni: “Abbiamo portato in Italia 9 miliardi di euro grazie al PNRR, più che raddoppiato le borse di dottorato fino a 20.000 euro, raddoppiato i posti di specializzazione in medicina e avviato un piano di assunzione di 10.000 ricercatori in cinque anni.”
Un appello alla ministra Bernini: “No ai rigurgiti antiscientifici”
La senatrice ha poi lanciato un monito alla maggioranza, criticando le posizioni negazioniste di alcuni esponenti del centrodestra: “Dobbiamo affrontare il problema di una parte della maggioranza che, inseguendo Trump, propone addirittura l’uscita dell’Italia dall’OMS. Il futuro si costruisce investendo nella scienza, non negandola. Se la ministra Bernini saprà contrastare questi rigurgiti antiscientifici e avrà il coraggio di guardare avanti, troverà nel M5S un alleato.”
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