L’Istat ha presentato i nuovi dati sulla povertà che vedono un peggioramento della situazione rispetto al 2022. Secondo le stime preliminari l’incidenza di povertà assoluta interessa l’8,5% delle famiglie e il 9,8% degli individui, per un totale di oltre 2,2 milioni di famiglie e 5,7 milioni di persone in condizione di povertà. Record per i minori, con il 14% investito dalla povertà individuale (1,3 milioni).
Povertà che non risparmia nemmeno il personale della scuola, gli stipendi degli ATA ad esempio sono di poco più di 1000 euro al mese.
I dati vedono un’incidenza più alta al Sud (10,3% delle famiglie), sebbene al Nord si registri il peggioramento maggiore (+0,5 punti). In aumento anche la povertà tra i nuclei con persona di riferimento occupata (9,1% delle famiglie). Critici i dem, che parlano di “fallimento del governo”: per Annamaria Furlan le misure dell’esecutivo avranno un impatto drammatico sulle famiglie in difficoltà. Maria Cecilia Guerra (Pd) sottolinea la necessità di contrastare precarietà e salari bassi.
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