Del problema delle iscrizioni online si è ampiamente dibattuto nei giorni scorsi: un sistema tarato su una media di non più di 40 mila accessi al giorno, applicato su un milione e 700 mila studenti previsti. E negli scorsi giorni sono stati almeno 200 mila i genitori che hanno provato a iscrivere i propri figli causando il blocco del sito.
Adesso la colpa sembra essere del codice fiscale, come affermano dal ministero dell’Istruzione. Per potersi iscrivere, infatti, bisogna presentarlo e la conseguenza è che i figli degli stranieri senza permesso di soggiorno sono i primi a essere esclusi.
Ma se “nessuno è escluso, ci si può recare direttamente a scuola”, dicono da viale Trastevere, la Cgil, che considera quella del codice un escamotage, attacca: “Mai prima d’ora era stato messo in discussione il diritto di tutti ad andare a scuola”.
Il Fatto