La nuova riforma delle aliquote IRPEF annunciata dal governo tiene con il fiato sospeso i lavoratori, in particolare i lavoratori dipendenti che sanno bene che a rimetterci in ogni caso sono quasi sempre e solo loro. Vedasi la flat-tax che premia chi ha un reddito fino ad 80mila euro e penalizza ad esempio gli ATA che con appena 15mila euro l’anno sono tassati al 23%.
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Per questo motivo la riforma delle aliquote IRPEF non lascia sereni, però ormai il governo l’ha annunciata
La prossima settimana verrà introdotta una nuova riforma fiscale che prevede tre aliquote Irpef, come confermato dal viceministro dell’Economia con delega alle imposte, Maurizio Leo.
Leo ha dichiarato che “penso che ci siano le condizioni per ridurre il numero di tassi: possiamo arrivare a un sistema con tre tassi, e ci stiamo lavorando con il Dipartimento del Tesoro”. Oltre all’introduzione di tre nuove aliquote IRPEF, Leo ha anche accennato alla revisione delle agevolazioni fiscali.
Il ministro ha spiegato che stanno attualmente lavorando con il Dipartimento del Tesoro per ridurre il numero di tassi, in quanto vi sono le condizioni per farlo. Leo ha dichiarato durante un convegno con l’Ordine dei Dottori Commercialisti a Milano: “Abbiamo circa 600 agevolazioni fiscali che coprono 156 miliardi di euro. C’è margine di miglioramento. Se conduciamo un’attenta revisione, possiamo trovare risorse per calibrare meglio le tariffe”.
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Leo ha anche confermato che la nuova legge sarà presentata al Consiglio dei ministri entro metà marzo. Sembra che questa nuova legge sarà presentata al Consiglio dei ministri la prossima settimana, e quindi richiederà solo l’approvazione del Parlamento.
Leo ha anche delineato gli obiettivi della riforma fiscale, che consiste nell’utilizzare la tassazione come leva per raggiungere una decisiva ripresa economica. L’obiettivo primario è quello di rendere il sistema fiscale italiano coerente con le regole applicate dall’Unione Europea. Successivamente, interverranno anche in IVA, Irpef e IRES, oltre a imposte minori.
La nuova riforma fiscale non discute solo le tre aliquote, ma anche incentivi per le aziende ad assumere nuovi dipendenti. L’idea è quella di ridurre le tasse se un’azienda assume un ex beneficiario di sostegno al reddito o una donna di età superiore ai 50 anni. L’obiettivo preciso è “ridurre le tasse per creare nuovi posti di lavoro e fare investimenti”.
Infine, Leone ha anche indirizzato la richiesta dell’Unione Europea all’Italia di recuperare le tasse ICI dalla Chiesa cattolica tra il 2006 e il 2011.
Riguardo a questo argomento, il vice ministro ha detto: “Quando ci sono regole comunitarie, bisogna rispettarle. Tuttavia, dobbiamo anche vedere i limiti perché ci sono situazioni in cui non c’è commercialità, quindi in quei casi, dobbiamo vedere come rendere le indicazioni dell’Ue coerenti con le peculiarità di certe strutture della Chiesa cattolica”.
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