Negli ultimi giorni si sono intensificate le proteste dei docenti precari, sostenute da Giuseppe Buondonno, responsabile scuola di Sinistra Italiana e rappresentante di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs). Il politico ha espresso pieno supporto alla lotta dei docenti che da anni reclamano il diritto all’accesso al ruolo. “Non si tratta solo di diritti”, afferma Buondonno, “ma di dignità e rispetto per chi, ogni giorno, contribuisce a formare le future generazioni e sostiene il sistema scolastico pubblico”.
Particolarmente paradossale è la situazione dei docenti che hanno superato il concorso del 2020, ma che si trovano ancora in una posizione di incertezza. Nonostante siano entrati in graduatoria e abbiano dimostrato le loro competenze, questi insegnanti non sono ancora riusciti a ottenere una cattedra. La situazione, secondo Buondonno, è aggravata dal fatto che i nuovi concorsi li hanno scavalcati, lasciandoli in una condizione di stallo professionale inaccettabile.
Il problema si estende anche ai docenti che hanno superato il concorso PNRR 2023-24, ma che, nonostante l’impegno e la preparazione, sono stati esclusi dalle graduatorie di merito. Non esiste una graduatoria a scorrimento che permetta loro di accedere al ruolo, una situazione che alimenta ulteriormente l’insoddisfazione.
Buondonno concludono invitando il Ministero dell’Istruzione a riconoscere finalmente i diritti dei precari, mettendo fine a queste “discriminazioni ingiuste” che penalizzano non solo gli insegnanti, ma l’intero sistema educativo del Paese.
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