Rinnovo del CCNL Scuola e inquadramento stipendiale dei docenti di sostegno
I docenti specializzati sul sostegno e che prestano servizio nelle scuole italiane come docenti di sostegno percepiscono stipendi diversi. Da qualche tempo tali malumori si leggono sempre più spesso in rete al punto che stanno cercando di organizzarsi in un coordinamento per chiedere alle sigle sindacali che andranno a contrattare il nuovo contratto scuola di tenerne conto e di evitare tale assurda disparità.
Docenti specializzati sul sostegno sul piede di guerra
Scrive un docente su un gruppo facebook: “I sindacati hanno avviato le procedure per il rinnovo del CCNL Scuola, ormai scaduto da quasi 10 anni. In questa fase possiamo, dobbiamo, chiedere a lor signori che vanno a contrattare in nome e per conto nostro, di equiparare lo stipendio per ordine di scuola di tutti i docenti di sostegno. Senza più distinzioni d’inquadramento stipendiale (ex 6^ o 7^) visto che i docenti di sostegno svolgono tutti le medesime funzioni e la retribuzione deve essere corrisposta in virtù delle mansioni svolte e non di altri parametri discriminatori tenuti in considerazione sino ad ora.
A breve preparerò un mail che ognuno potrà inviare alle segreterie nazionali dei sindacati più rappresentativi della Scuola. Chiedo ai colleghi della Cattolica, presenti in questo gruppo, di copiare questo messaggio ed incollarlo nel proprio gruppo. Affinché anche loro possano fare la stessa cosa. Uniti si vince”.
Non è l’unico, anche su Io Sto con gli ITP si leggono commenti simili
Il gruppo ufficiale degli ITP, Io Sto con gli ITP, da tempo si coordina su Facebook allo scopo di informare la categoria sulle questioni lavorative che la riguardano, sulle novità introdotte dalla varie riforme e sulle mansioni dei docenti di Laboratorio.
I coordinatori storici del gruppo hanno ottenuto con le loro battaglie il corso di riconversione sul sostegno, su base volontaria, del personale in esubero. Ancora oggi centinaia di ITP stanno frequentando i corsi di riconversione in molte università italiane e proprio nei mesi scorsi hanno avviato una nuova iniziativa, ovvero quello del pari riconoscimento economico dei loro colleghi specializzati sul sostegno con lo slogan: pari mansioni, pari retribuzione.
