Sarà un bagno di sangue per la scuola dell’Infanzia e della primaria, ma di conseguenza poi anche per gli altri ordini di scuola.
Il problema sarà il calo demografico. In 30 anni, dunque al 2050 si stima un calo demografico del 17%.
A dichiararlo è stato lo stesso ministro Bussetti durante l’intervento al Congresso mondiale della Famiglia di Verone.
Nella scuola dell’Infanzia gli effetti negativi – se non si interviene – si vedranno già nel 2028.
Gli attuali 9 milioni di bambini scenderanno a meno di 8 milioni, tra 7.796.000 e 8.360.000 al 1° gennaio 2028.
Proprio per questo il governo ha già annunciato un piano massiccio di investimenti a favore della famiglia con sconti per chi acquista papannolini, riduzione irpef per chi ha più figli e un contributo anche per le famiglie che hanno bisogno di una baby sitter, un po’ come accade in alcuni paesi europei.
Con questo primo interventi il governo tenta a di almeno arginare il crollo delle nascite che non riguarda solo il Sud, ma l’intero Paese.