Negli ultimi anni, il tema dell’inclusione scolastica ha acquisito un’importanza crescente nel dibattito educativo italiano. In questo contesto, il DPSE (Docenti Precari Specializzati all’Estero) si fa portavoce di un’iniziativa fondamentale: il sostegno ai corsi organizzati dall’INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa). Questi corsi, che mirano a garantire una formazione adeguata per i docenti di sostegno, sono essenziali per affrontare le sfide dell’istruzione inclusiva.
Formazione Europea: Un Modello di Eccellenza
I docenti specializzati nel sostegno che hanno completato la loro formazione in Europa hanno seguito percorsi universitari rigorosi e strutturati, equivalenti ai TFA (Tirocinio Formativo Attivo) italiani. Questi corsi, organizzati dalle università statali europee, prevedono 60 CFU e una durata complessiva di 1510 ore, di cui 300 dedicati al tirocinio. La congruenza tra titoli italiani ed europei è evidente, supportata dalla Direttiva 2005/36/CE, che aggiungere l’obbligo di riconoscimento dei titoli quando le competenze professionali sono equivalenti.
Superare le Divisioni
Nonostante i progressi, persistono divisioni interne tra docenti formati in Italia e all’estero. Accusare i colleghi formati all’estero di aver “comprato” titoli è non solo ingiusto, ma privo di fondamento. I corsi TFA italiani e quelli europei comportano costi di iscrizione e rispettano le normative internazionali. È fondamentale unire le forze e superare le polemiche, concentrandosi invece sulla creazione di un sistema educativo inclusivo.
Risposte concrete alle Sfide Educative
I corsi dell’INDIRE, nati come risposta alle disfunzioni nel riconoscimento dei titoli esteri, offrono soluzioni concrete a una problematica persistente: la mancanza di stabilità per studenti e docenti. Attualmente, in molte regioni, i posti riservati ai docenti specializzati sono occupati da personale non qualificato, privando gli studenti con disabilità di un diritto fondamentale. È essenziale che lo Stato intervenga con misure strutturali, come i corsi INDIRE, per garantire i diritti essenziali agli studenti.
Un futuro inclusivo
Le recenti sentenze del TAR Lazio e del Consiglio di Stato hanno ribadito l’importanza dell’equivalenza dei percorsi formativi e della necessità di misure compensative. È un passo avanti verso un sistema educativo che valorizza le competenze e l’esperienza, eliminando ogni faziosità. L’istituzione dei corsi INDIRE, sostenuta dal Governo Meloni e dal Parlamento, rappresenta un importante riconoscimento della necessità di una soluzione equa e strutturata.
In conclusione, il DPSE continuerà a lavorare per garantire la piena equiparabilità dei percorsi formativi italiani ed europei, un obiettivo fondamentale per assicurare continuità e qualità all’istruzione degli studenti con disabilità. La costruzione di un sistema educativo inclusivo e meritocratico è la nostra missione, e il riconoscimento di questi diritti è un passo essenziale verso un futuro migliore per tutti.
Comunicato n. 4 del Comitato DPSE 7.12.2024
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