Diminuendo il numero degli alunni calerà anche quello degli insegnanti, mi pare ovvio.
Non credo però che il rapporto alunni docenti con la denatalità in atto cambierà di molto, la scuola sarà ancora vista come una spesa da contenere e sono scettico anche sulle future retribuzioni degli insegnanti in quanto vedo da una parte una grande passività e incapacità rivendicativa dei docenti e non credo che su questo versante ci saranno novità in futuro , anzi le cose potrebbero addirittura peggiorare e vedo dall’altra una debolezza dei sindacati di categoria.
Comunque in futuro ci sarà il problema di trovarli gli insegnanti soprattutto al Nord, una professione sottopagata ,di scarsa considerazione sociale e pericolosa, anche perché pur con la diminuzione degli alunni e con la riduzione del numero degli insegnanti che oggi si aggira sugli 800.000, di cui 1 su 4 è precario, si tratterà di sostituire tutti coloro che andranno in pensione e sono circa 500.000 nei prossimi 10 anni.
Ricordo che gli insegnanti italiani al trentasettesimo posto in Europa per le retribuzioni sono i più anziani e quindi nei prossimi anni, malgrado le norme pensionistiche oggi in vigore siano molto restrittive, dovranno necessariamente andare in pensione.
Libero Tassella
Stupro di Palermo, non si può scaricare la colpa sulla scuola
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