Più che una riforma quella del governo giallo/verde sembra essere un intervento per raddrizzare le storture del passato. Infatti è notizie di queste: il ministro Bussetti sta organizzando 11 tavoli tecnici per rivedere alcuni settori chiave della scuola italiana.
I tavoli tratteranno tematiche quali: Invalsi, licei brevi voluti da Renzi e contestati dalla scuola italiana, lotta al bullismo e al cyber bullismo, percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento; inclusione scolastica; attività sportive scolastiche; primo ciclo e zero/sei; cultura umanistica; istituti tecnici e professionali; soft skills ed educazione civica; équipe territoriali.
Più che una nuova riforma della scuola, si trata di eliminare le storture
Proprio ieri il ministro ha nominato i coordinatori degli 11 tavoli. I gruppi saranno poi operativi e lavoreranno a strettissimo contatto con l’ufficio legislativo del MIUR. Nel mirino del ministro ci sono soprattutto le sperimentazioni dei licei brevi.
I licei quadriennali non solo sono mal digeriti dai docenti, ma soprattutto dallo stesso ministro che considera la sperimentazione voluta dall’ex ministra Fedeli una sorta di salto nel buio, tant’è che più volte il neo ministro ha sottolineato che non ci saranno più sperimentazioni al buio, le sperimentazioni se mai ci saranno dovranno essere calati alle esigenze del Paese.
Le indicazioni dati ai tavoli saranno di relazionare ogni sei mesi, già entro aprile 2019 ciascun tavolo dovrà fornire una prima analisi.