La Provincia di Bolzano ha approvato un importante provvedimento che prevede il pagamento di un’indennità una tantum di 4.000 euro per insegnanti e dirigenti scolastici. L’obiettivo è quello di offrire un sostegno economico significativo ai dipendenti del settore scolastico, mitigando gli effetti dell’inflazione registrata nel periodo 2022-2024.
In base agli accordi sottoscritti il 26 novembre dalla Giunta provinciale, gli insegnanti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado riceveranno questa somma, che rappresenta un acconto sull’adeguamento all’inflazione per il triennio 2022-2024. La misura riguarda anche i dirigenti scolastici, che oltre a questo acconto riceveranno una compensazione retroattiva per il periodo di inflazione precedente, dal 2019 al 2022. Complessivamente, il fondo stanziato ammonta a circa 50 milioni di euro.
La Provincia di Bolzano approva una misura una tantum per compensare gli effetti dell’aumento del costo della vita
L’entità dell’indennità varia in base alla qualifica del personale scolastico. Come dichiarato dall’assessora provinciale al Lavoro, Europa e Personale, Magdalena Amhof, gli importi previsti oscillano tra 2.200 e 4.650 euro lordi, con 4.000 euro per gli insegnanti e i dipendenti dell’ottavo livello funzionale, e 3.150 euro per i dipendenti del sesto livello.
Prima che l’erogazione diventi definitiva, l’accordo dovrà ottenere l’approvazione della Corte dei Conti e, per il personale scolastico, anche quella del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Tuttavia, l’assessora Amhof ha sottolineato che il percorso verso un aumento strutturale degli stipendi sarà affrontato con decisione, puntando a un accordo definitivo entro il 2025.
Questa una tantum offre un respiro economico temporaneo, ma non risolve il problema di base degli stipendi del personale scolastico, che spesso risultano non adeguati rispetto al costo della vita. Tuttavia, la decisione della Provincia di Bolzano rappresenta un segnale positivo e un passo importante nel riconoscimento delle difficoltà economiche legate all’inflazione. Ora rimane molto da fare per garantire stabilità e attrattività al settore scolastico.
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