L’incremento dei prezzi di luce e gas ha impoverito il portafoglio della gente, per questo motivo nasce il decreto anti-rincari. L’obiettivo è di aiutare le famiglie e, soprattutto, impedire alle imprese, che non possono più affrontare costi così elevati, a chiudere.
La prima misura introdotta dal nuovo provvedimento concerne la proroga dei crediti d’imposta per le imprese Energivore e Gasivore, ossia quelle aziende che richiedono grandi quantità di luce o gas. Vale a dire che, per l’acquisto di energia elettrica, il credito d’imposta è pari al 12% mentre, per l’acquisto di gas naturale, è pari al 20% della spesa sostenuta per la materia prima, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici.
6 miliardi in arrivo per contrastare il caro energia: nuovo decreto
Questi bonus dovrebbero essere prolungati fino a fine dicembre 2022. Invece, la possibilità di pagare a rate le bollette è in dubbio perché questa misura ha un costo e bisogna capire se ci sono risorse disponibili.
Col primo decreto Aiuti era stato introdotto la Cassa integrazione «scontata» terminata il 31 maggio, ma è stata prorogata per altri due mesi. Cioè senza pagare le addizionali per aiutare i settori più in difficoltà come auto, agroindustria, ceramica, legno, siderurgia, turismo e commercio.
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