Immissioni in ruolo entro il 14 agosto, ma da quali graduatorie?
La notizia data dalla stessa ministra Fedeli per certi aspetti ha del sensazionale e nonostante le precisazioni di Salvini in merito ai numeri dichiarati, sembra che le intenzioni siano quelle di procedere con le immissioni in ruolo del personale docente della scuola. I numeri parlano di 52 mila assunzioni da fare entro ferragosto, in modo da avere i docenti in cattedra già dal primo settembre e garantire il regolare aggio del nuovo anno scolastico.
Assunzioni a tempo indeterminato, ecco la ripartizione dei posti
Il contingente dei 52 mila posti sarà così suddiviso: alla scuola dell’Infanzia andranno 3871 posti, 2529 comuni e 1342 di sostegno; alla scuola Primaria andranno 10.376, di cui 5.482 sui posti comuni e 4.894 sul sostegno; alla scuola secondaria di primo grado 13.356 posti comuni e 5.720 di sostegno per un totale di 19.076 assunzioni; Infine 18.677 posti dovrebbero riguardare le superiori. La certezza definitiva per la scuola superiore si avrà dal giorno 21 luglio quando saranno resi noti i trasferimenti della scuola superiore.
I neoassunti dovranno scegliere l’ambito e partecipare alla chiamata diretta
Il personale precario individuato per l’immissione in ruolo dovrà scegliere l’ambito di destinazione e firmare il contratto nella prima settimana del mese. Per la sede di servizio dovranno partecipare alla chiamata diretta, tenendo sotto controllo gli avvisi di assunzioni pubblicati dalle singole istituzioni scolastiche e candidarsi inviando alle scuole il proprio curriculum.
Mancano docenti, ecco quali
Cercasi supplenti perché molti posti resteranno vacanti a causa delle graduatorie esaurite, fra questi mancheranno docenti di Matematica alle medie, strumento musicale, tecnologia, spagnolo e pare, nonostante gli esuberi alcuni insegnamenti tecnico pratici. A queste vanno aggiunte le nuove classi di concorso ovvero l’italiano per gli studenti stranieri, che secondo i dati Miur nel 207/18 alle medie ha appena 229 posti liberi in tutta Italia, di cui appena 10 a Roma, 19 a Milano, 20 in tutta la Sicilia.