Ieri molti USP hanno completato le immissioni in ruolo di molti docenti. Le operazioni sono state fatte con il sistema SIDI chiuso. Tale sistema gestisce la famosa chiamata diretta dei dirigenti scolastici e attarverso il quale i docenti neoimmessi in ruolo caricano, usando istanze on line, inviano il proprio Curriculum Vitae per candidarsi all’assunzione.
Il ritardo delle operazioni che hanno portato all’immissione in ruolo dei precari non è assolutamente da attribuire a quest’ultimi e né tanto meno alle Istituzioni Scolastiche, ma probabilmente alla fretta scaturita in seguito alle dichiarazioni del ministro Giannini che voleva tutti in cattedra fissando perentoriamente le date.
Peccato che la super mole di lavoro che si è abbattuta in pochi giorni sugli USP le ha inevitabilmente sforate, mentre il sistema SIDI ne rispettava la perentorietà, il risultato?
I neoassunti non hanno potuto mandare il proprio Curriculum Vitae alle scuole desiderate, i dirigenti non hanno potuto scegliere i candidati e il sistema ha assegnato d’ufficio i docenti alle cattedre, causando il malcontento generale e il conseguente caos.
Una dirigente di un istituto napoletano si è vista togliere dall’organico tre docenti che da anni prestavano servizio presso l’Istituto da Lei diretto. Il sistema li ha assegnati ad una scuola non desiderata dai docenti. La dirigente ha denunciato l’accaduto inviando una e-mail ufficiale all’USP con la speranza che si possa ancora rimediare e riavere dunque in organico i “suoi” docenti.
Nel frattempo la nostra casella di posta continua a ricevere casi come questo, ovviamente ci auguriamo che si ponga rimedio e si eviti disagi e caos, peraltro vissuti sulla pelle dei docenti, ma anche degli studenti.