Il 27 gennaio di ogni anno si celebra la Giornata della Memoria, una ricorrenza internazionale istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2005 per commemorare le vittime della Shoah e di tutte le atrocità perpetrate dall’odio nazifascista. In Italia, già dal 2000, la legge n. 211 ha sancito questa data come momento di riflessione sul genocidio degli ebrei, sulle leggi razziali fasciste e sulle persecuzioni contro cittadini innocenti.
Questa giornata, scelta per ricordare la liberazione del campo di sterminio di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa nel 1945, rappresenta un monito universale contro l’indifferenza e la complicità che permisero l’ascesa di una delle pagine più buie della storia umana. La Shoah, con i suoi 6 milioni di vittime ebree e i tanti altri perseguitati, resta un simbolo di quanto il razzismo e l’odio possano devastare la società.
Come sottolinea il Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU), ricordare la Shoah non è solo un atto di rispetto per le vittime, ma un invito a riflettere sugli errori del passato per evitare che simili tragedie si ripetano. Le radici di quell’orrore si trovano nell’indifferenza collettiva e nel razzismo scientifico, che giustificarono l’esclusione e l’eliminazione sistematica di un intero popolo.
Il CNDDU invita i docenti a coinvolgere gli studenti in progetti che promuovano la memoria storica e il rispetto dei diritti umani. I “Luoghi della Memoria” rappresentano strumenti preziosi per sensibilizzare le nuove generazioni. Tra questi, la Chiesa di San Gioacchino in Prati a Roma, l’ospedale Fatebenefratelli con il suo “Morbo K” e la struttura Ville Turina Amione a Torino sono esempi di coraggio e umanità, dove uomini giusti hanno salvato vite a rischio della propria.
La senatrice Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz, ci ricorda che la libertà non è solo un diritto, ma un dovere da difendere ogni giorno. La Giornata della Memoria è un momento per riaffermare questo impegno e per educare le future generazioni a contrastare ogni forma di discriminazione.
“La singolarità del fatto non impedisce l’universalità della lezione”, affermava Tzvetan Todorov. La memoria della Shoah appartiene a tutti noi: è il giorno del dolore, ma anche della speranza. Un invito a costruire un mondo più giusto, dove la dignità umana non sia mai più calpestata.
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