Tra i commenti apparsi sotto un articolo riguardante critiche ingiustificate mosse dagli studenti nei confronti degli insegnanti, ne spicca uno che affronta un tema delicato e controverso: a volte gli insegnanti più severi hanno realmente il bene degli studenti come priorità.
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La realtà che molti rifiutano di vedere
L’autore del commento sottolinea come un eccesso di protezione da parte dei genitori e una mancanza di accettazione delle critiche abbiano prodotto una generazione di studenti incapaci di accettare correzioni. Parole come “mio figlio non sbaglia mai” nascondono spesso una realtà ben diversa.
Quando la severità è davvero nell’interesse dello studente
Viene poi affrontato il punto centrale: uno degli errori commessi da alcuni insegnanti è stato quello di abbassare troppo l’asticella pur di guadagnarsi il consenso delle famiglie. Ma la verità, sostiene l’autore, è che “un docente severo e giusto ha più a cuore il bene dello studente”. Solo preparando davvero i giovani si fa loro del bene.
In un momento in cui il politicamente corretto sembra prevalere, questa opinione va controcorrente ma porta alla luce aspetti della questione troppo spesso ignorati. Il ruolo dell’insegnante non è compiacere gli studenti, ma prepararli alla vita; e a volte la severità è l’unico modo per raggiungere realmente questo obiettivo.
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