Settembre 2024 si avvicina e, con l’inizio del nuovo anno scolastico, torna la consueta “stangata” dei prezzi dei libri di testo. Secondo calcoli dell’Osservatorio nazionale Federconsumatori, quest’anno la spesa media a studente per libri obbligatori e dizionari ammonta a 591,44 euro, in aumento del 18% rispetto al 2023.
Un rincaro che va a sommarsi al carovita generalizzato e che rischia di mettere in grave difficoltà tante famiglie. È l’allarme lanciato dal presidente nazionale di Age, Claudia Di Pasquale, che ricorda come la petizione lanciata lo scorso anno dall’associazione per la gratuità dei libri nella scuola dell’obbligo abbia raccolto quasi 60.000 firme.
“La famiglia con due o tre figli da mandare a scuola a settembre rischia di non arrivare alla fine del mese”, spiega la presidente Di Pasquale. Tra libri, trasporti, corredo e altre spese, il carico economico per i genitori è diventato insostenibile. Eppure, nonostante le richieste di Age, il Ministro Valditara ha parlato solo di “coperta corta” del bilancio.
Le norme dovrebbero impedire il cambio libri ogni anno, ma la libertà di insegnamento dei docenti di fatto le vanifica. Una situazione che mette in grave crisi tante famiglie e studenti e che sembra non trovare soluzioni concrete da parte del Ministero dell’Istruzione.
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