Il Paese ha bisogno di un governo stabile e duraturo, mentre la scuola ha bisogno di certezze e di investimenti. Purtroppo la legge elettorale è stata studiata per fare in modo che questo Paese per avere un governo passasse dal Pd o da Forza Italia. Probabilmente se avessero avuto i voti preventivati non avrebbero chiesto niente a nessuno ed entrambi i partiti a guida Berlusconi e Renzi si sarebbero seduti ad un tavolo e avrebbero formato in un battibaleno il nuovo esecutivo.
Purtroppo i conti ai due “compari” non sono tornati, Berlusconi è arrivato addirittura dopo Salvini costringendolo a rivestire un ruolo di secondo piano e per una prima donna come lui risulta assai difficile. Ma un governo sa da fa’! In un modo o in un altro un esecutivo va fatto, che sia esso di centro-destra di centro-sinistra-destra o M5S-centro-destra o M5S centro-sinistra, non è possibile ritornare alle urne con una legge elettorale vergognosa, significherebbe spendere altri 300 milioni di euro per le elezioni per ritornare al punto di partenza.
Il contratto dei 5 Stelle
Il Movimento 5 Stelle intanto ha predisposto il contratto in 10 punti da proporre ad un eventuale alleato per la formazione dell’esecutivo. Non è del tutto chiaro cosa intendono fare della scuola e della buona scuola. Più volte hanno dichiarato di volerla abolire, ma non sarà facile. Intanto dovranno dare delle risposte e alla svelta ai diplomati magistrali, ai laureati in Scienze della Formazione Primaria e alla scuola in generale. L’Istruzione in Italia in questi anni ha subito pesanti tagli, ma soprattutto ha subito riforme che hanno peggiorato la qualità della formazione e tolto autorevolezza alla scuola e ai docenti. Il nuovo esecutivo dovrà iniziare da qui, ma nessuno sembra intenzionato a farlo.