L’ascolto dei docenti é una pratica difficile, costosa e laboriosa, da un po’ di tempo i ministri della scuola ascoltano solo i tecnici, cioè docenti e dirigenti comandati presso il Miur o presso le Direzioni scolastiche Regionali che hanno perso ogni contatto con la scuola reale e che perseguono i loro modelli teorici ispirati a pratiche spesso importate da altri Paesi, che solo per enunciarli in convegni, congressi, tavole rotonde, corsi di formazione, sono di per sé fattibili. Spesso alcuni di loro diventano anche sottosegretari di stato. Li testano e sperimentano poi in poche scuole di amici che la pensano ovviamente come loro per fare carriera e poi le estendono a tutte le scuole. Un conformismo pedagogico regna nelle scuole italiane intorno al qiuale prospera uno stuolo di formatori e divulgatori del verbo ministeriale. Ripeto, da almeno 20 anni noi stiamo subendo le bubbole e la dittatura della scuola legale che si impone alla scuola reale attraverso note vircolanti e veicolate come novità assute cui uniformarsi da parte di zelanti e ossequiosi DS e imposte attraverso i loro staff, pardon il middle manangement, una decina di insegnanti per scuola foraggiati con il fis e ora con il bonus premiale.
Libero Tassella