Una buona notizia, una sorta di cambio di rotta, arriva dalle dichiarazioni (al momento) del ministro dell’Istruzione e del Merito, Valditara. In più di un’occasione si è espresso a favore dell’istruzione tecnica e professionali, da sempre martoriata dalle politiche, ad iniziare da quelle di centro-destra.
Ancora oggi piangono la riforma Gelmini che ha ridotto le attività tecnico scientifiche di tali percorsi di studio, snaturandoli e prediligendo la formazione liceale con le conseguenze che oggi tutti conosciamo. Nel nostro Paese mancano sia le figure intermedie, sia i tecnici specializzati (informatici, meccanici, meccatronici, chimici etc.)
Cosa offrono gli istituti tecnici e professionali?
Gli Istituti Tecnici Professionali sono scuole secondarie di secondo grado che offrono un percorso di studi tecnico-professionalizzante, finalizzato alla preparazione di figure professionali qualificate.
Tali istituti scolastici hanno una durata di cinque anni e prevedono l’insegnamento di materie teoriche, come la matematica, la fisica, la chimica e la lingua inglese, affiancate da materie pratiche, come le tecnologie, le scienze applicate e le attività laboratoriali.
Gli Istituti Tecnici Professionali mirano a fornire agli studenti le competenze tecnico-pratiche necessarie per accedere ai mestieri del futuro, come quelli dell’informatica, dell’elettronica, dell’edilizia, della meccanica e dell’agricoltura.
Al termine del percorso di studi, gli studenti possono accedere all’università, iscrivendosi ai corsi di laurea triennale in Ingegneria o ai corsi di laurea magistrale in Ingegneria o in Scienze e Tecnologie. Inoltre, possono iscriversi ai corsi di formazione professionale per conseguire le qualifiche professionali rilasciate dal Ministero del Lavoro.
Gli Istituti Tecnici Professionali rappresentano un’importante opportunità per gli studenti che desiderano acquisire competenze tecnico-pratiche per accedere ai mestieri del futuro e per coloro che vogliono proseguire gli studi in ambito ingegneristico o tecnologico.
In sintesi, gli Istituti Tecnici Professionali sono scuole secondarie di secondo grado che offrono un percorso di studi tecnico-professionalizzante, finalizzato alla preparazione di figure professionali qualificate.
Didattica laboratoriale e insegnanti tecnico pratici (ITP)
La didattica laboratoriale negli Istituti Tecnici Professionali è affidata agli ITP. Gli insegnanti tecnico-pratici sono docenti specializzati nell’insegnamento di materie tecnico-pratiche, come le tecnologie, le scienze applicate e le attività laboratoriali.
Gli insegnanti tecnico-pratici lavorano principalmente nelle scuole secondarie di secondo grado, come gli Istituti Tecnici Professionali (ITP) e gli Istituti Professionali (IP), e hanno il compito di fornire agli studenti le competenze tecnico-pratiche necessarie per accedere ai mestieri del futuro.
Per diventare insegnanti tecnico-pratici è necessario avere una diploma di scuola superiore conseguito negli Istituti Tecnici Professionali, iscriversi alle GPS per le supplenze e per ottenere il ruolo occorre superare un concorso pubblico. Inoltre, è necessario avere una specializzazione in Pedagogia e Didattica dell’Insegnamento Tecnico-Pratico (24 CFU), che può essere ottenuta attraverso corsi di formazione post-diploma.
Gli insegnanti tecnico-pratici svolgono un ruolo molto importante nella scuola, poiché garantiscono la formazione di figure professionali qualificate e preparano gli studenti all’ingresso nel mondo del lavoro.
In sintesi, gli insegnanti tecnico-pratici sono docenti specializzati nell’insegnamento di materie tecnico-pratiche e hanno il compito di fornire agli studenti le competenze tecnico-pratiche necessarie per accedere ai mestieri del futuro.
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