Il ministro Valditara pensa a dividere il contratto della scuola a quello dell’università

Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha commentato la firma del contratto della scuola come un primo passo significativo verso una maggiore valorizzazione del personale scolastico. Secondo Valditara, separare i contratti della scuola da quelli dell’università e della ricerca è importante poiché si tratta di ambiti diversi tra loro.

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Il successo dell’esperimento dei tutor e degli orientatori è stato evidente, con la partecipazione del 99,8% degli istituti scolastici. Queste nuove figure professionali entrano ora stabilmente nel sistema scolastico italiano, e l’obiettivo è di estendere gradualmente il loro ruolo anche alle scuole medie.

Riguardo alle aggressioni ai docenti, Valditara ha rivelato che nel corso dell’anno scolastico, da settembre a maggio, sono stati registrati circa cinque episodi al mese. Dieci insegnanti hanno già richiesto la difesa legale fornita dall’Avvocatura. Nei casi più gravi, lo Stato è pronto ad agire come parte civile.

Infine, il ministro ha affrontato gli esiti dei test Invalsi, sottolineando che è moralmente inaccettabile che l’Italia sia divisa in due sotto il profilo educativo. L’Agenda Sud, una rivoluzione avviata in via sperimentale, prevede l’implementazione di 240 scuole come punto di partenza. Se i risultati saranno positivi, il progetto sarà gradualmente esteso ad altre istituzioni scolastiche.

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