L’Italia si posiziona tra i primi Paesi al mondo ad introdurre l’Intelligenza Artificiale (IA) nelle scuole, segnando un passo avanti significativo nella didattica e nell’inclusione degli studenti. A dichiararlo è stato il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, durante il convegno “L’Italia dei conservatori: Europa, futuro, libertà” tenutosi a Roma il 5 ottobre. “La scuola dei talenti e del merito sono due concetti strettamente collegati. Non dobbiamo valorizzare solo chi raggiunge l’eccellenza, ma anche chi ha talenti unici. Questa riforma è alla base della nuova formazione tecnica e professionale”, ha spiegato Valditara.
Uno degli elementi centrali della nuova riforma è l’introduzione dell’Intelligenza Artificiale nella didattica, un progetto sperimentale che mira a migliorare l’apprendimento e a supportare il recupero delle carenze. “L’IA permette di personalizzare i percorsi di studio, potenziando il talento individuale e mettendo lo studente al centro”, ha sottolineato il ministro, aggiungendo che la scuola italiana deve essere al servizio dello studente e delle sue potenzialità, in linea con i principi costituzionali.
Questa innovazione riflette l’impegno del governo a rendere la scuola più inclusiva, equa e capace di rispondere alle esigenze di una società in rapida evoluzione, fornendo agli studenti gli strumenti per affrontare le sfide future.
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