Torna la stagione dei tagli, nel mirino scuola e pensioni.
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha sottolineato la necessità dell’intervento sulle pensioni non minime durante la sua audizione sulle commissioni Bilancio congiunte di Camera e Senato. Sebbene abbia ammesso di preferire non doverlo fare, ha affermato che l’azione correggerà di circa 10 miliardi in tre anni l’andamento della spesa pensionistica.
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Giorgetti ha anche discusso la questione del tetto al contante, che verrà portato a 5.000 euro dall’1 gennaio, e ha risposto alle critiche sulla limitazione dell’uso del Pos. In merito a quest’ultimo punto, il ministro ha affermato che se tutti i clienti che incontrano ristoratori o esercenti che non accettano il Pos cambiano ristorante, tutti i negozi sarebbero costretti ad adottare il sistema.
Taglio delle pensioni, ma anche flat tax e cuneo contributivi
Il ministro ha anche discusso il futuro della flat tax e il taglio del cuneo contributivo. Giorgetti ha assicurato che l’estensione della flat tax ad autonomi e dipendenti fa parte del mandato quinquennale e che il vice ministro Maurizio Leo è impegnato in questa direzione. Inoltre, il taglio del cuneo contributivo è ampiamente richiesto e rimane uno dei pilastri del programma del Governo. L’obiettivo è ridurre del 5% il cuneo, e il Ddl bilancio si sta dirigendo verso questo obiettivo.
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In sintesi, Giorgetti ha difeso le scelte della manovra, definendole necessarie ma dolorose. Ha anche affrontato le critiche sulla limitazione del contante e sull’uso del Pos, offrendo una soluzione pratica per incentivare gli esercenti a utilizzare il sistema. Infine, ha ribadito l’impegno del Governo per l’estensione della flat tax e il taglio del cuneo contributivo.
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