Il nuovo indirizzo scolastico fortemente voluto dal Governo Meloni non sembra aver convinto le famiglie italiane. Secondo i dati comunicati dal Ministero dell’Istruzione, solo 506 studenti hanno scelto il Made in Italy come percorso di studi, contro i circa 21.000 del tradizionale liceo delle Scienze Umane.
Numeri che inchiodano il progetto ad un sonoro flop e che rendono questo indirizzo il meno popolare tra tutte le opzioni liceali. Un insuccesso dovuto soprattutto alla scarsa chiarezza e incompletezza con cui è stata presentata la riforma agli studenti e alle loro famiglie.
I numeri e le critiche al piano presentato con fretta e poca chiarezza
Mancano infatti ancora indicazioni precise sui programmi che verranno seguiti a partire dal terzo anno. Gli attuali iscritti non sanno dunque cosa realmente studieranno in futuro, rischiando di ritrovarsi “al buio” a settembre 2025.
Anche le ore e le discipline del triennio rimangono avvolte nel mistero, così come una divisione chiara dei contenuti tra le varie materie. Tutti elementi che hanno alimentato perplessità e sgomento tra gli studenti.
Critiche arrivano inoltre dai dirigenti scolastici, come Parola Bortoletto dell’ANDIS, che evidenziano come il progetto sia stato presentato con troppo anticipo e poca trasparenza, penalizzando di fatto il preesistente liceo delle Scienze Umane.
Numeri alla mano, il liceo voluto da Meloni sembra dunque al momento un sonoro flop. Urgono chiarimenti per dare credibilità e trasparenza ad un indirizzo partito certamente con il piede sbagliato.
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